giovedì 24 febbraio 2011

Le nuove tendenze del settore agro alimentare per il 2011. Nuovi prodotti per risvegliare l'appetito dei consumatori in tempi di crisi


Un ritorno ai sapori e al piacere del gusto
I nuovi trend del settore alimentare del 2011, sono ancora condizionati dagli eventi degli ultimi anni, la crisi finanziaria, il forte rialzo dei prezzi delle materie prime, ma anche la forte spinta all’innovazione. È proprio l’innovazione la leva su cui le aziende sembrano puntare per uscire fuori dalla crisi, ma è un innovazione nella maggior parte dei casi subita e non ricercata, innovo per restare sul mercato senza molta convinzione. I settori più coinvolti dall’innovazione alimentare sono i latticini e formaggi (24%), bevande (18%), piatti pronti (13%) l’alimentazione speciale e infantile (12%). Ogni anno vengono lanciati sul mercato internazionale più di 10.000 nuovi prodotti alimentari la metà scompare nel giro di due anni, il 75 per cento nel giro di tre anni e il 99% nel giro di 4 anni. Un ciclo del prodotto veloce e breve, questo è dovuto all’incapacità di trasformare un idea innovativa in un un successo commerciale.

Ma come trasformare un'idea innovativa in un successo commerciale? Innovare per innovare non ha senso qualsiasi innovazione deve rispondere a una richiesta del mercato e deve soprattutto contenere e soddisfare le aspettative del consumatore, vediamo quali sono i trend del settore nei prossimi anni, quali sono le innovazioni che in qualche modo rispondono alle domande dei consumatori ma anche con qualche difetto e molte anzi moltissime riserve.

Trend del naturale (trasparenza e semplicità)

Naturale è una parola molto abusata quando si parla di prodotti industriali, questo genera diffidenza più che compliance, deve essere accompagnata dalla trasparenza e dalla sicurezza alimentare. Ci sono oramai delle nuove applicazione per iPhone, che permettono di visionare la lista ingredienti e la tabella nutrizionale attraverso la scansione del codice a barre, come Guid'alim e Food educate, ,. Il consumatore va alla ricerca della lista ingredienti e dei prodtti sicuri e non sicuri per la sua salute, una nuova consapevolezza dettata anche da nuove problematiche come lo sviluppo delle allergie e delle intolleranze . C’è qui anticipando i tempi e ha unito naturale, trasparenza, e sicurezza con semplicità è Häagen Dazs, ha lanciato da poco la linea 5, solo cinque ingredienti per fare il gelato, sarà divertente vedere come perché le etichette del gelato in genere hanno delle liste lunghissime che occupano tutta la confezione! Come consumatori presteremo più attenzione perché è in voga negli ultimi anni "etichetta pulita" cioè come ti pulisco l'etichetta, nascondendo gli ingredienti o camuffandoli in una sola voce!

Meno ce ne è, meglio è? I termini "meno" e "senza" sostituiscono i "più" e "con"

Se fino a qualche tempo fa, notavamo solo i prodotti "con" "più" o "addizionati", oggi invece sono i "Senza” e “Meno” le parole a cui porre più attenzione, saranno le più usate sulle confezione e nelle pubblicità, le aziende pensano di valorizzare i nuovi prodotti includendo i claims "senza acidi grassi trans" "senza oli dirogenati" “senza olio di palma” “senza zucchero” “senza sale ” “senza additivi” "senza coloranti" , speriamo che come al solito non si facciano prendere dalla fantasia con "formaggio senza latte", "pane senza farina", "succo d'arancia senza arancia". Attenzione il meno e il senza deve essere vero la sostituzione con una diversa denominazione e nome sarà molto facilmente identificabile.

Il flop delle promesse della salute
La salute è un tema sensibile ma è in atto un netto rifiuto al risvolto salutistico degli alimenti, troppi errori in comunicazione delle aziende hanno nauseato i consumatori che cercano si sfuggire alla cacofonia alimentare e rifiutano tutte quelle campagne di comunicazione tipo “mi voglio bene” , oramai il consumatore ha capito che sono solo frutto dell’interesse di chi le fa. Altro esempio nutrikid della Nestlè, il programma per le scuole, in contrasto con invece i prodotti della Nestlè con grassi, zuccheri, sale, sciroppo di glucosio fruttosio, olio di palma, il consumatore non avverte la coerenza, si sente preso in giro e si permette al marchio di entrare nelle scuole, vergogna!. Attenzione anche coloro che se fanno testimonial rischiano lo stesso tipo di diffidenza è inutile poi darsi delle arie da scienziato di premio Nobel, tutti i professionisti della salute se lo dovrebbero ricordare un po’ più spesso.

Pertanto se si vuole valorizzare un prodotto per proprietà salutistiche deve contenere un ingrediente "naturale", sicuro e dai benefici facilmente comprensibili e condivisi, altrimenti diventerà facilmente un prodotto discutibile , rischia di essere un boomerang una strategia che richiede un investimento in comunicazione e ricerca alto che vale la pena solo per benefici reali e non per dimostare improbabili virtù.

Stevia sostituirà gli edulcoranti di sintesi come l'aspartame?


Lo zucchero è uno degli ingredienti più discussi, quasi quanto il sale, troppi zucchero nella dieta dei paesi sviluppati. Il ricorso a sostituiti come gli edulcoranti di sintesi è stato molto polemico, da qualche anno dopo l’approvazione della FDA, la stevia edulcorante “naturale” che riesce a dolcificare 300 volte in più dello zucchero, ha diverse difficoltà per inserirla nelle diverse preparazioni, nonostante abbia l’aspetto dello zucchero, ma non ha il suo gusto, tende un po ad avere il sapore della liquirizia. Pertanto viene utilizzato in mix con altri edulcoranti. Per ora l’ho trovato nel cioccolato, nello, yogurt, nella Vitamin Water e nella Fanta Still. al momento il suo destino è legato all'impatto con il gusto del consumatore (personalmente tutti i prodotti con stevia che ho provato non mi hanno lasciato un buon sapore in bocca!).

Acqua di cocco, l'ingrediente innovativo nel settore delle bevande

Acqua di cocco sarà il nuovo ingrediente innovativo, le cui proprietà sono diventate "leggenda" in poco tempo, che verrà abbinato con i nuovi superfrutti che abbiamo imparato a conoscere negli ultimi anni frutti proveniente dal Sud America come acai, o i nuovi agrumi provenienti dall'asia come lo yuzu , nel mondo negli ultimi mesi sono state nuemrose le nuove bevande a base di acqua di cocco, come Vita Coco la bevanda con il marchio più noto (ma quanto acqua di cocco c'è in giro? sarà tutta acqua di cocco? sento odore di bruciato Mah!).

Packaging ecologico

Via gli imballaggi ecologici come abbiamo già parlato della bottiglia del latte ASda, innovativo e divertente invece Ananda è il cioccolato olandese avvolto in carta stampata con inchiostro vegetale completamente biodegradabile. Un progresso lo dovrebbero fare anche le acque minerali per ridurre la plastica Lalitro di Levissima con il 25% dal riciclaggio della plastica.

Personalizzare il prodotto alimentare per il piacere del gusto
Sia detto, il cibo è soprattutto una questione di piacere, sempre di più arrivano proposte per arricchire i prodotti e personalizzarli. Danone lancerà un nuovo yogurt chiamato Fantasia, e ce ne vuole molta per considerarlo un prodotto innovativo, è nella forma di un vasetto con due compartimenti che consentirà di versarte nello yogurt il, mix di frutta, zuccheri e cioccolato. Nuova proposta che verrà presentata il 7 marzo in Usa è la Mio, un aroma per personalizzare il sapore dell'acqua. La proposta è invece per personalizzare lo yogurt è Recreasun , una gamma di preparati in porzioni individuali, che possono aggiungere sapore e la consistenza di yogurt naturale. In sintesi c’è una grande voglia di personalizzazione da parte del consumatore.


Fare il grande cuoco a casa
Tutti vogliono essere jet chef almeno ogni tanto a casa, una pattuglia di apprendisti cuochi, orgogliosi di dire: "sono stato io a farlo." Qui salta emulazione dei grandi chef per soddisfare queste richieste la grand industria metta a disposizione preparati e semilavorati per apprendisti chef le erbe aromatiche spray di cui abbiamo già parlato.

Una cosa è certa, con tutte queste innovazioni, il consumatore non avrà più fame ... non sappiamo però sa avrà i soldi in tasca per acquistarle visto il prezzo delle materie prime che si alza sempre di più e quindi dovrà ricorrere alla fantasia.

Il prezzo di questi prodotti innovativi se è troppo alto non hanno alcuna speranza di superare i due anni di vita del prodotto che si traduce in un investimento facilmente errato per l'azienda.


Fonti: lefigaro.fr, lemonde.fr, El pais, e-marketing.fr, frankfurter allegemeinde, migros,

28 commenti:

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  2. complimenti per il tuo blog, è bellissimo! mi iscrivo così ti seguo sempre! se ti va sei il benvenuto nella mia cucina! un bacione! :-D

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  3. stavolta sono basita.
    praticamente dietro ogni prodotto è in atto una guerra!
    e metti questo,e togli quello...
    mi rifiuto di utilizzare un telefono per vedere quello che mi propinano,è già stressante mettersi lì a leggere quelle pergamene d'ingredienti!
    ma quando lo capiranno che è ora di farla finita con queste scemenze?
    perchè un prodotto resiste nel tempo?
    un esempio...
    la nutella.i miei genitori mai e poi mai si sono messi a leggere con che diavolo la fanno,facendo passare 20 anni senza mai pensarci...io si,altra generazione,io leggo,la compero,ma sicuro che il mio acquisto è l'80% in meno rispetto a quello di mia madre.i miei figli vedrai che ne compreranno ancora meno...è l'ignoranza il pulsante magico che le industrie pigiano,e su quello fanno soldi.
    gunther basta con questi post che ti faccio commenti da fogli protocollo!!!!!

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  4. Sinceramente, "l'acqua di Cocco" mi suona meglio come profumo.

    la "pasta box" invece mi fa letteralmente orrore!
    Sai cosa mi fa venire in mente?
    Quei mostriciattoli di plastica per bambini che vendono nelle edicole...sarà il colore verde brillante della confezione?

    Non li mangerei mai , ma li trovo esilaranti!

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  5. Troppo alti i prezzi, per nulla crebili questi pseudo spot sulla salute e non c'è nulla che mi attiri (anzi, la pasta nel box mi fa proprio impressione)......
    Se tutti i consumatori la pensassero come me sarebbero falliti entro i primi 4 mesi, altro che due anni!

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  6. è una vera sfida stare a galla nel mercato di oggi, sono sempre molto interessanti i tuoi post, grazie!

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  7. Condivido pienamente il pensiero di Zia Elle!!! Un post interessantissimo, ti ringrazio per tutte queste informazioni, un abbraccio

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  8. erbe aromatiche spray! bleah!!!
    ciao Gunther, ne approfitto per farti una domanda: ne hai gia' parlato in altri post,ma andando al super per comprare dei biscotti secchi per fare una cheesecake sono rimasta allibita!
    controllando decine di etichette non ho trovato praticamente nessuna confezione che specificasse QUALI sostanze grasse fossero presenti nel prodotto, ma solo la dicitura OLII VEGETALI!
    Come si fa a scegliere un buon biscotto se non riporta veramente quello che c'è dentro?
    grazie mille!

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  9. Rimango sempre a bocca aperta quando leggo i tuoi post! Mi chiedo tutti sfoggiano grandi nomi per attirare l'attenzione del consumatore, sfoggiando una parvenza di "prodotto salutare", ma alla nostra salute e al nostro benessere ci pensano veramente?! No!!!!

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  10. Siamo molto scettici circa i nuovi prodotti lanciati sul mercato, dietro ai quali più che la qualità del prodotto c'è solo una grande operazione di marketing, tesa a fare leva sull'ignoranza della gente, come ha detto Luby. Le etichette per noi sono importanti, non ci fidiamo a scatola chiusa, cerchiamo di evitare prodotti che vanno dai quattro salti in padella, ai cibi semipronti, brodi e brodini carichi di glutammato, di conservanti, ecc. ecc. In tanti pur di non fare fatica in cucina comprano di tutto, anche prodotti che fanno orrore solo a guardarli!
    Bacioni e complimenti per questo post
    Sabrina&Luca

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  11. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  12. Fortunatamente per me, dopo quello che hai scritto, non compro MAI questo genere di prodotti "innovativi", anzi neppure m'accorgo che esistono, sono tradizionalista (in tutto) ma sul cibo se vuoi ancora di più! Non mi dilungo, perchè sai come la penso al riguardo, ma come al solito riesci a sollevare qualche mia curiosità! Lo sai che non avevo mai sentito prima d'ora della stevia? Un "nuovo edulcorante"? Già mi puzza.. come dico sempre alle persone "a dieta" che mi dicono di non voler usare lo zucchero, perchè "ingrassa", a mio parere è meglio NON USARLO per niente, piuttosto che aggiungere un surrogato o comprare prodotti SENZA ZUCCHERO MA CON.. Anche perchè siamo sicuri di non andare a fare un danno ancora maggiore?
    Ciao Gunther e grazie dei tuoi preziosi post!!

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  13. Leggevo con curiosità questi prodotti nuovi e pensavo ad una chiacchierata che mi ero fatto con un amico che mi diceva che molte aziende puntano anche a vendite solo temporanee.
    Lui si occupa di marketing e mi raccontava che da un pò erano in molti ad aver rivisto i potenziali cicli di vita dei proprio prodotti, già sapendo che oltre uno due anni non vanno ragion per cui adattavano anche i relativi progetti di marketing appunto. La domanda del perchè produrli allora? Mi diceva che da una parte la curiosità negli acquirenti crea sempre un "cuscinetto commerciale" che quantomeno attutisce sempre gli effetti di un pur evidente flop a fronte però di una distribuzione molto limitata, d'altra parte invece si cerca di scardinare mercati sempre più afflitti dal ridotto potere di acquisto dei più ma anche dal desiderio della "non rinuncia". Insomma un ginepraio :)
    Come sempre la tua panoramica è decisamente interessante e ricca di spunti di riflessione (leggasi stevia e l'uso degli zuccheri!

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  14. a me ha colpito acqua di cocco e io che ho mangiato sempre e solo la polpa del cocco!!

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  15. Meno male che ci sei tu che ci informi; quante cose che non conosco, sono basita!!!!! Un abbraccio!

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  16. @ ricette dell'amore vero, che bel nome grazie vengo a trovarti

    @eli, acqua di cocco, divertente come profumo "eau de coco" mi piace

    @luby, puoi scrivere quanto vuoi, si è un problema gerazionale anche brava hai notato questa cosa, mi piace come la pensi

    @zia elle, eh eh he due anni anche troppo

    @max, grazie

    @acquolina, ciao grazie daccordissimo

    @lady boheme, grazie :-))

    @shade, i biscotti un disastro fateveli da voi che è meglio, i due ingredienti da cui dovete fuggire a gambe levate sono lo sciroppo di glucosio-fruttosio, e gli oli vegetali non idrogenati, purtroppo ci sono nel 80% dei biscotti in commercio, cia vevo scritto un post www.papillevagabonde.blogspot.com/2010/04/quali-biscotti-scegliere-per-il-mio.html
    non ricordo le marche senza sicuramente i pavesini, per il cheese cake, prova a vedere i mc vitees ma non ne sono certo, andrò a vedere al super

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  17. @sonia, ahimè la salute dobbiamo farcela noi

    @luca e sabrina, bravi siete la coppia più simpatica che abbia mai visto, bella la definizione "fanno orrore solo a vederli" non mi dispiace

    @any, oramai ti chiamo cosi so che sei anastasia, si sulla stevia ho dei dubbi immensi, piuttosto poco zucchero che quelle cose li, ci siamo intesi

    @gambetto, è vero se sai che il ciclo è breve non ci investi più di tanto, però non tutti sono barilla, che vuole fare i surgelati e si compra una fabbrica e poi dopo sei mesi vede che non funziona e la rivende, se sei un piccolo imprenditore fare un innovazione costa in termine di macchianri e produzione è un investimento che poi deve rendere.
    Anche vedo che alcune aziende sono con i ricavi alti su un prodotto e creano il prodotto flop per avere meno ricavi, per avere una voce negativa in bilancio, ma che comunque garantisce la pubblicità del nome dell'azienda. Si c'è anche questo, si capita si

    @isabella, non riesco a berla l'acqua di cocco naturale figurati qualla che si acquista già pronta :-))

    @speedy 70, ciao un abbraccio

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  18. Non c'è che dire, la fantasia sta subendo un'escalation e, sitrova innanzi a diverse categorie di persone:i creduloni acritici, che abboccano a tutte le promesse o scritte lampeggianti; gli indifferenti che non escono mai dal seminato dei soliti tre prodotti;gli "sgamati" come te che oramai non si fanno più fregare.Pensa che ho fatto opera di dissuasione vs mia mamma, divendole di non comprare + quello yogurt+ calcio...
    Gunther sei un grande!

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  19. grazie per le informazioni sempre preziose... sinceramente l'unica cose che acquisterei senza fermarmi troppo sui contenuto è il gelato della Haagen... per i momenti di sconforto è ottimo!!:-)

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  20. Gumther leggerti è sempre un piacere.
    A proposito dei box per il pranzo, mi sono venuti in mente i noodles istantanei (stile ramen) che tanto vanno di moda in Giappone e Cina.

    Mi domando spesso perchè non si produca una cosa simile anche in Italia, la patria della pasta...
    Tu che dici?

    :-)

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  21. Gunther, anche se non sempre riesco a lasciar traccia del mio passaggio, i tuoi post mi illuminano sempre. E non solo concordo, ma me ne ricordo quando faccio la spesa e leggo le etichette (sempre).
    Perciò grazie per quello che fai, con competenza e serietà, a beneficio di tutti noi.
    Buon fine settimana (spero non in cima alla torre...),

    Sabrine

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  22. giuro che a leggere tutto questo mi è salito alle labbra un unico commento... ma come sono all'antica per non conoscere pressochè nulla di tutto questo?
    Dipendesse da consumatori come me certe aziende avrebbero fa un pezzo cambiato prodotto.

    Sempre interessante Gunther!

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  23. Industria alimentare.
    Il nome é semanticamente perfetto. Quando tutto ció che doveva passare attraverso le mani e la cura di uomini sapienti legati alla natura e ai supi ritmi per nutrirsci assume logiche fordiane e attualmente legate anche alle isterie dei mercati finanziari ecco che avviene quello che goya definiva il sonno della ragione. E questo genera sempre mostri, tipo lanciare nuovi prodotti ogni stagione per sostenere bilanci fortemente in attivo, come fosse il pret a porter.
    La difesa é la conoscenza e l'approfondimento, ma anche il metodo e l'analisi, perché nel campo dell'alimentazione la confusione regna sovrana, e su questo si basano i lanci lampo di prodotti senza/comodi/originali in generale costosi...
    E te lo dice una che giá appartiene a quella parte di popolazione che soffre di intolleranze e ne sente di tutti i colori (anche dai medici.....)

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  24. Tutti questi prodotti con tutti quei "meno" e "senza" non durano perchè le aziende produttrici scrivono quello che non mettono, ma mai chiaramente quello che mettono nel prodotto stesso e mai nessuno ha fatto fare delle analisi indipendenti ai propri prodotti da mettere in mano ai cittadini per sapere ad esempio se i grani con cui impastano i loro biscotti magari sono pieni zeppi di metalli pesanti!!!! Anzi leggevo tempo fa sul blog di Grillo che due studiosi avevano fatto analisi simili e hanno trovato l'ira di Dio....ovviamente subito messi a tacere!
    Io per quel che posso mi tuffo sul biologico e vado a far la spesa nei mercatini!!!!
    Credo fortemente nel boicottaggio come forma di protesta forte e sensata: siamo noi che compriamo e scegliamo e quindi noi ad avere il coltello dalla parte del manico....bisognerebbe che lo capisse la maggioranza dei consumatori!!!

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  25. Adoro il FIVE. Il concetto di semplicità veicolato in modo così diretto e sintetico lo sposo a pieno. E lo trasferirò anche nel mio prodotto. Ingredienti semplici (quindi senza le "E") e pochi. A volte la vera innovazione sta nel tornare un pochino indietro facendo le cose fatte per bene.
    Un saluto.

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  26. Anzi un altro piccolo pensiero :) :il camuffamento è una realtà. Nel mio settore esistono mix meravigliosi che in una sola voce (farina, spesso) nascondo le peggio sostanze chimiche. Il gusto però non ti nasconde niente. Chi ha il palato per accorgersene?
    Comprare un prodotto genuino oggi è davvero difficile.

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  27. Sono ormai dell'idea che ogni novità è una fregatura, ci potrà essere un'eccezione su un milione, per il resto solo "frescacce", condite di espressioni frutto della moda del momento. Alla mensa di mia figlia danno dei biscottini "equo e solidale", che uno pensa, che bravi così fanno solicarietà, poi ci sono i grassi idrogenati dentro, e le crostatine con la targhetta BIO, che dentro c'hanno di tutto. Solo specchietti per le allodole, l'unica speranza è cercare di essere informati e educare il palato. Marta ha cinque anni e ancora lascia biscotti e crostatine ricevuti a scuola a marcire nello zainetto e porta lei la mattina in classe il ciambellone e i biscotti fatti a casa per tutti. Ma quanto durerà ? A volte sopraggiunge una stanchezza infinita, chè qui si sta sempre a lottare, tutti i santi giorni !!! In tutto questo aiuta sentirsi affiancati da chi diffonde informazione vera e analisi intelligenti su quello che ci sta accadendo... thanks a lot !

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