martedì 29 novembre 2011

Gli alimenti multi sensoriali stimolano a mangiare troppo?


Da quando all’inizio del nuovo millennio l’obesità è divenuta una patologia, si sono moltiplicati studi e ricerche sulle ragioni dell’incremento dell’obesità nel mondo, spesso questi tendono a colpevolizzare il comportamento delle persone obese ma poco ad analizzare le situazione di contesto o ambientali che possono favorire la diffusione dell'obesità nella società. 

Nel frattanto l'obesità si è trasformata in un grande business, risposte ad un problema medico che viene fornito dalle aziende farmaceutiche alle industrie alimentari, dalle cliniche per dimagrire alle diete per dimagrire con il nome dell'esperto del momento. I libri per dimagrire e controllare il peso sono i più venduti; uno solo vende più di tutti  i libri di Umberto Eco, negli ultimi anni non sono solo consigli dietetici ma consigli  per oggetti da cucina dai coltelli agli elettrodomestici.

Personalmente invece mi piace dare maggiore responsabilità alle aziende alimentari, le quali per ingolosirci sempre di più, inventano prodotti “multi sensoriali”, cioè prodotti che sanno fornirci maggiori stimoli che possono coinvolgere tutti e cinque i sensi, dalla vista al gusto. Sono alimenti che cercano di coivolgere tutti i sensi del gusto, prodotti più croccanti con aggiunta di frutta secca come arachidi, alimenti più dolci e salati insieme, con aggiunta di sale e zucchero, spesso anche con aggiunta d' esaltatori di sapibilità come lo sciroppo di mais (ex sciroppo di glucosio-fruttosio), alimenti con aggiunta di grassi spesso panna, ma anche additivi per esaltare il profumo.


Tutti i nuovi prodotti usciti negli ultimi anni vanno in questa direzione, come la pubblicità dice “nati per soddisfare il gusto”, vanno in queste direzione i gelati ricchi di panna ma anche di frutta secca e caramello,  merendine per bambini, formaggio con cioccolato, le creme spalmabili, biscotti dolci e salati, pizze surgelate, troviamo zucchero aggiunto nelle confezioni di mais in scatola, per non parlare di tutti quei piatti già pronti, di fronte a questi prodotti molto persone non sanno resistere, la pubblicità da sola ci porta a pregustare e a individuare una circostanza di piacevolezza, questi alimenti possono esercitare lo stesso potere di una droga per il cervello, tanto che si parla sempre più spesso di persone con sindrome d'alimentazione condizionata.

Trovo personalmente irriverente quando leggo sulle confezioni "dose" consigliata: 15 g, le aziende in realtà conosco molto beni i meccanismi di soddisfazione e le debolezze dei consumatori, sanno che nessuno si atterrà dietro ai 15 g, la trovo una presa in giro con tanto di codice etico accompagnato.

In questi giorni sto leggendo il libro del Dott. David Kessler  perché mangiamo troppo”. Chi è David Kessler? Uno dei membri della Commissione Medica della Food and Drug Administration (FDA) negli Stati Uniti, insegna alla Scuola di Medicina dell'Università della California a San Francisco, un libro che consiglio di leggere e che mi permette di fare delle riflessioni.

Kessler sostiene il fatto che i cibi industriali sono nati per indurci a mangiare di più, abbiamo molte persone che mangiano anche quando non hanno fame e non si rendono conto delle ragioni, si mettono a dieta ma poi ritornano nel lungo periodo al peso di partenza. Deluse e amareggiate spesso si rassegnano ai chili di troppo, complici anche i media che diffondono immagini di uomini e donne poco reali grazie alle nuove tecnologie e vedono un abisso tra loro e quell’immagine ideale di vera o presunta felicità.

Kessler si concentra sulla dopamina, sostiene che la quantità di zucchero contenuto in alcuni prodotti fa salire la dopamina , l'insieme di una certa percentuale di zucchero e grasso questo stimola la funzione celebrale in modo da creare una certa dipendenza.

Il ruolo della dopamina, secondo Kessler è importante perché monopolizza l'attenzione, se per esempio vi entra un iguana nella vostra stanza, il livello di dopamina avrà un picco, cosi i livelli di dopamina possono avere gli stessi effetti  della dipendenza dell'alcool o del gioco d'azzardo, una volta introdotto lo stimolo le persone rischiano di perdere il controllo, come al casinò un giocatore d'azzardo.



Questa è una delle ragioni dell'importanza degli stimoli visivi e del ruolo della pubblicità, che non è informazione neutrale, stimola a creare e rendere familiari un certo tipo di contesto e di comportamento che invita all'acquisto, al consumo e all'esperienza di piacevolezza. Non è casuale che il settore food è tra i top spender della pubblicità. 

Se entrate in un centro commerciale sarete inebriati dall’odore di vaniglia, di caramello o di cioccolato, tanto da attirare la vostra attenzione, il profumo manderà dei stimoli al cervello che li collegherà con le esperienze del passato, tutta la vostra attenzione sarà rivolta alla ricerca di quell'alimento, una reazione istintiva, così mangerete senza avere fame per godere di quell’esperienza .

Se si vuole affrontare il problema seriemente bisognerebbe richiedere in primo luogo la
1)      Collaborazione delle aziende (che vedo alquanto difficile)
2)      Un istituto che vigili sulla pubblicità ma che sia un intervento rapido e sanzionatorio forte, avere degli istituti di autodisciplina a cosa serve? Se intervengono dopo mesi e dopo che il messaggio deviante è stato assimilato dai consumatori, sanzioni da qualche migliaio di euro per prodotti che hanno reso miliardi di euro! Anche no grazie.
3)      Il controllo delle quantità di sale, grassi e zucchero sia individuale che della somma delle tre
4)      Da parte dei consumatori un atteggiamento diverso.

David Kessler indica come difendersi dai prodotti multi sensoriali

Si va dalla programmazione in anticipo dei pasti degli ingredienti e della quantità, con l'individuazione di quei alimenti naturali che soddisfano la fame come cereali integrali, legumi, verdure e frutta.

Sopratutto pone l'attenzione nel riappropriarsi del controllo degli stimoli, a evitare e allontanare tutte quelle situazioni di stress emotivo che innescano un comportamento automatico di ricerca multisensoriale.  Ancora meglio se si associa il cibo che ci rende dipendenti a un’ immagine negativa opponendo all'immagine patinata della comunicazione.

Per saperne di più: David Kessler "perchè mangiamo troppo" Ed. Garzanti

NB: In primo piano nella prima foto la crema spalmabile di Dallmayr a Monaco di Baviera, 50% cioccolato 50% frutta nel caso della foto, lamponi e cioccolato pralinato, cioccolato e frutta sarà uno degli argomenti di un mio prossimo post dedicato a golosi impenitenti :-)

Le immagini dei filmati pubblicitari sono state scelte casualmente e non hanno alcuna attinenza all'argomento del post, come la pubblicità nei film in televisione, non hanno alcuna attinenza con il film sono un break per spezzare il ritmo.

29 commenti:

  1. In pratica l'unica difesa siamo noi stessi, ed il nostro buon senso, come in tutte le cose ;-)

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  2. Sto david ragiona con il cervello !
    Bravo!

    Cerco fi non guardare tv cosi' nOn mi confondo,
    Al massimo mi butto sulla Duff visto che sono simpson dipendente :)

    Credo in una sola cosa
    Siamo noi a dover semplicemente smettere di farci ingannare con queste cose!
    Stop
    Ma auando vado al super mi vien da piangere... In certi carrelli, molti, trovo kg e kg di porcherie!

    E ora mi vado a mangiare una mela lavata perbenino con il bicarbonato !

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  3. Ecco cosa regalare a Natale.
    Questo bel libro di David Kessler!!
    Grazie per i tuoi sempre utilissimi consigli!!
    Un abbraccio!!!

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  4. Bisogna avere sempre molta lucidità per discernere tra le molte informazioni, visive e non, che ogni giorno riceviamo!
    Grazie! Buona giornata!

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  5. Una delle tattiche per sfuggire alle malie di queste sirene industriali è comprare al minimo prodotti industriali e fare in casa.O , al massimo, comprare cini con liste d'ingredienti cortissime.Meglio un petite burre con due ingredienti che una barretta dietetica, ce è farcita di mille schifezze dubbie, no?
    Andrò a leggere quel libro, grazie!
    Beh, io però sono una golosona impenitente ;)

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  6. David Kessler ... questo libro lo metto in cima alle richieste per Babbo Natale.
    Grazie Gunther.
    Mandi

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  7. che l'industria attui una strategia per vendere il suo prodotto lo vedo normale...la cosa che dovrebbe fare è essere più onesto nei contenuti di quello che offre....la vedo dura...ci vorrebbe un ente serio di controllo che certifichi anche le schifezze (chiaramente in senso negativo) come la vedi la dicitura (come sulle sigarette) attenzione in eccesso fa male alla salute ahhhhhhhhh :).C'è una cosa però che voglio sottoporre alla tua scientifica attenzione...malgrado le schifezze siano aumentate la vita media dell'uomo si è allungata...se l'uomo è ciò che mangia...come si spiega? ps...lo ammetto,malgrado al 80% evito di mangiare schifezze...a volte e raramente me le concedo...diciamo come vizietto da soddisfare....non ho riletto quello che ho scritto..spero che io me la sia cavata

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  8. Purtroppo siamo noi i migliori difensori di noi stessi, solo che il cibo è molto di più che il puro sostentamento.
    A volte è coccole, a volte consolazione, a volte riempie quel vuoto che c'e' dentro di noi e che noi non capiamo cos'e'....
    Quindi alla fine al pubblicità è un colpire le debolezze umane che sono tante.
    Però è certo che le pubblicità sono molto ingannevoli, l'uso delle parole, della musica, delle immagini ci fa spesso distrarre da quello che è il prodotto in realtà.
    Ciao :)

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  9. a parte che se non leggevo tutto il post mai avrei pensato che quelle cose si chiamavano alimenti multisensoriali...a me sembra come certa carne dei gatti...ci si mette qualcosina per far diventare dipendenti!!! Io sono una purista del gusto...spesso unicista e mi piace provare il sapore vero

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  10. Giorni fa facevo una riflessione simile guardando la televisione, dopo l'ennesima pubblicità di un notissimo dolcetto che viene pubbliccizzato con lo slogan "bontà a cuor leggero": ecco, la gente pensa davvero che mangiare uno di quelli come spuntino sia come mangiare una mela, o un'altro frutto?? veniamo ingannati e, purtroppo, molti di noi ci cascano. Davvero interessante il libro del dott. Kessler, vedrò di procurarmelo. A presto!

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  11. @araba felice, si dovremmo avere tutti buon senso e che a volta non è facile

    @luby, io per lavoro guardo quello che la gente compra al supermercato, per avere chiara la situazione e si alcuni carrelli fanno rabbrividere spero di raccontare un aneddoto che mi è capitato settimana scorsa molto divertente

    @lory b, grazie

    @emanuela, grazie

    @saretta, si hai visto anche tu le barrette quanta roba hanno dentro!!
    condivido in pieno

    @grazie rosetta

    @marco, è un argomento per un post quello che chiedi, una domanda molto intelligente, in sintesi perchè l'argomento è vasto, si vive più a lungo perchè la ricerca medico scientifica corre più lungo delle aziende alimentari.

    Da una parte il progresso tecnologico ha portato tutti ad un' alimentazione più varia dall'altra questa non è priva di rischi.

    La differenza è più sottile di quello che si pensa, mettiamo per esempio il diabete, oggi si vive più a lungo è una malattia molto più facilmente gestibile di una volta ma incide molto sulla tua qualità della vita.

    Il mio consiglio è quello di cercare più a lungo di mantenere intatto il proprio capitale di salute anche perchè purtroppo molte delle malattie del "benessere eonomico" sono sorde arrivano quando meno te lo aspetti e dopo diversi anni, quando arrivano non si può più tornare indietro le si gestisce ma alcune di queste lasciano dei segni molto pesanti sulla qualità della vita quando purtroppo non sono anche invalidanti, a trenta la differenza non la vedi a sessanta anni si.

    Spero di farci un post Marco è molto interessante quello che mi hai chiesto

    @mariangela, siamo noi che dobbiamo discindere, è tutto insieme della comunicazione mica solo il testo o l'immagine, condivido al 100% il tuo commento

    @lo
    mi hai fatto morire dal ridere perchè al mio gatto quando sta male o non mangia, so che va matto per dei croccantini solo che sente che gli vado a prendere impazzisce, glieli centellino altrimenti mangia solo quelli, mi odierà il mio gatto?

    @meg
    sono molto sincero secondo me c'è gente che vuole farsi ingannare, tutti e due sappiamo che la frutta è un altra cosa anche come sapore non sanno cosa si perdono :-))

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  12. beh, ammetto che il mio blog istiga al consumo di dolci! :-)
    ma è sempre il buonsenso che ci deve guidare, come dice Stefania.
    Chiedere alle industrie alimentari più responsabilità è difficile perché è l'atteggiamneto generale, produrre di più e consumare di più, a un certo punto dovrà finire e stiamo già vedendo i molti limiti del sistema. Ci vuole educazione al cibo e al senso critico.

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  13. gunther, è sempre un piacere leggerti... ai prodotti come stimolatori multi sensoriali non ci ero ancora arrivata! Grazie per avermi(ci) illuminata e per la segnalazione del libro. buona giornata

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  14. resto di sasso quando vedo la gente fare la spesa in farmacia per mangiare dietetico. Il quarto dei tuoi desideri è il più saggio (visto che l'industria fa il proprio interesse, noi dobbiamo fare il nostro), e forse il più difficile da ottenere, è per questo che diffondo i tuoi post :)

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  15. E proprio vero, bisogna avere buonsenso e non lasciarsi condizionare. . . Bellissimo il libro!!!

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  16. Certo le aziende fanno di tutto per invogliare la gente a consumare i loro prodotti ma alla fine e' il consumatore che decide cosa mettere nel proprio carrello della spesa.
    Giustissimo vigilare sulle aziende ma secondo me e' ancora piu' importante educare la gente al fatto che si possono preparare tante cose gustose e saporite che siddisfino il nostro palato anche usando ingredienti sani e leggeri.

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  17. in poche parole dobbiamo cercare in tutti i modi di non caderci nella trappola grazie sempre per le tue informazioni buona serata

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  18. Ciao...da questo post ancora una volta ho capito che qualsiasi scelta facciamo e' gia'stata decisa dagli altri!!!!E' tutto vero quello che dici,ma trovo poco riscontro nella relta',le grandi industrie non daranno mai una mano a farci mangiare sano...dovremmo essere noi,a saper scegliere senza farci condizionare!!!!E quanto e' difficile credimi....Ti faccio un esempio molto pratico:Ho due bambine che vanno a scuola elementare e verso le 10 in classe fanno ricreazione...io come abitudine le faccio portare un panino piccolo farcito(prosciutto,parmigiano,frittatina di uova fatta al forno o quant'altro)Le loro amichette invece mangiano merendine,PIZZETTE FRITTE,ZEPPOLE FRITTE...ED ALTRE SCHIFEZZUOLE....LE mie bambine si sentono fuori moda!!!!!!Oggi c'e' l'esigenza di fare tutto di fretta...fare un panino e' diventata una perdita di tempo,si fa prima a comprare le cose che a prepararle!!!!!!
    Hai capito cosa intendo?????Scusami per lo sfogo ma con te so poterlo fare...sei un garn professionista!!!!

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  19. @graal77
    grande hai sollevato un problema molto interessante vissuto anche sulla mia stessa pelle, perchè per prima cosa sono un papà di 4 marmocchi, che a scuola hanno subito di essere derisi perchè si portavano per merenda da casa, dal pane e una fetta di torta casalinga.

    Non è "in" portarsi le cose da casa
    penso che i miei figli mi hanno anche un po' odiato in passato per questo, ma adesso che sono più grandi sono contenti, ora sono sani, fanno sport, sono in forma e sono molto più attenti di me a quello che mangiano.

    Nella scuola dei miei figli le cose cambiarono quando fecero educazione alimentare e da bambini montanari e contadinotti diventarono bambini in, so che non è facile insistere e convincere i bambini....

    Un giorno ero sul tram a Milano con una scolaresca, un bambino chiese se poteva mangiare qualcosa, l'insegnante rispose di si a dai zaini uscì fuori un intero supermercato con deposito, in quei dieci minuti ho visto tutti i snack possibili immaginabili e inimmaginabili, glieli avevano comprati i genitori mica i bambini, questo per dire che un educazione alimentare bisognerebbe farla anche a certi genitori

    l'acquisizionne delle abitudini arriva a quell'età lì, credo che manchi una consapevolezza, io sono più fortunato nel senso che lavorando su questo per me è più facile.

    Molti dicono quando saranno grandi decideranno, ma poi diventa troppo tardi, il mestiere di genitore è difficile ma sopratutto bisogna imparare a guardare avanti non a oggi o al domani ma al dopo domani.

    Insisti e non cedere, meglio perdere tempo oggi a preparasi un panino piuttosto che perdere tempo dopo domani in sala di attesa di un ospedale

    c'è un proverbio italiano che credo sia "ride bene chi ride ultimo"

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  20. Articolo utile, esaustivo e semplice. Grazie per i link che hai messo per approfondire l'argomento: mi interessa molto, quindi li andrò a consultare subito.

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  21. Troppa abbondanza,troppa scelta molta molta noia porta a mangiare oltre il dovuto,ormai il cibo e diventato una terapia.Si é che talmente abituati ai sapori sintetici che non si può più stare senza,e questo chi li produce lo sa bene..tempo fa ho visto una scena che mi ha lasciata di stucco,una signora in gelateria si ordina un cappuccino fatto con del buon latte e caffé e ci versa dentro una bustina di "cappuccino" solubile quando gli ho chiesto come mai mi ha detto che aveva un buon sapore caramellato!!
    Francesca

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  22. Interessantissimo questo libro.. è vero cmq io non riesco mai a sfamarmi con una merendia acquistata alla macchinetta..è solo questione di dipendenza.
    a presto
    grazie
    vale

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  23. Sono totalmente d'accordo con Kessler, il ruolo della dopamina è fondamentale, fra l'altro è anche il neurotrasmettitore che ha a che fare con la motivazione e la ricompensa....
    Non dimentichiamo poi che anche i livelli di prolattina sono importanti da questo punto di vista (spesso molto alti in caso di obesità e di patologie che portano ad essa) e per esempio la dopamina ha un ruolo inibitore nei confronti di questa.
    Il discorso è veramente ampio, però è bene che se ne parli, e tu Gunther non ci deludi mai ;-)

    E, a proposito delle dosi consigliate (15 gr) non posso far altro che ridere ed immaginare una popolazione intera girare col bilancino da pusher in tasca solo per fare colazione :P

    Grazie per aver segnalato il libro di Kessler, lo comprerò sicuramente!

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  24. Gunther sono d'accordo con te. Una parte di lavoro la devono fare le persone, ma è importante che anche l'ambiente sociale faccia la sua.

    Purtroppo il business è molto appetibile e dubito che delle politiche corrette e mirate a contrastare l'obesità si possano realizzare...

    :-)

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  25. L'unica arma che abbiamo è l'informazione e questo libro è molto utile interessante, come i tuoi post ; )

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  26. I tuoi post danno sempre tanto su cui pensare, grazie per la segnalazione del libro, lo cercherò, sicuramente interessantissimo

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  27. e su questo argomento non sapevo proprio nulla
    certo ho ben chiaro il potere suadente della pubblicità, ma qui si va oltre .. qui si creano ad hoc prodotti in grado di conturbarci e ammaliarci..
    altro che le sirene e la maga Circe nell'Odissea
    prendo nota del libro.. sarà una ottima strenna per Natale
    grazie per ituoi interventi puntuali, interessanti e ..... scomodi ;)

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  28. Non commento spesso ma trovo i tuoi post sempre molto interessanti e mi complimento con te per come sei sempre così esaustivo sugli argomenti di cui scrivi.
    Sono una "vittima" della pubblicità e spesso mangio per tentazione e non per fame. Come dici tu sarà però difficile diminuire gli spot tentatori.. Mi procurerò appena lo trovo il libro che hai consigliato che è utilissimo!!
    ciao
    Daniela

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